Differenziarsi per restare sul mercato
Ci chiediamo spesso cosa sia cambiato con la crisi degli ultimi anni.
Una delle differenze più evidenti è che se prima bastava proporre un prodotto per avere probabilità di venderlo, ora questo non basta più. Non è sufficiente la qualità del prodotto e neppure una lunga storia aziendale.
Bisogna dare un senso al proprio progetto di business. Un senso che sia diverso da quello di tutti i competitor. Ma anche questo non basta. Bisogna comunicarlo. In modo efficace.
Gli strumenti di comunicazione sono molto cambiati nel tempo, ma anche la nostra attenzione.
Per cui, se fino a poco tempo fa si diceva che un'immagine vale più di mille parole, ora siamo quasi saturati dalle immagini e dai messaggi pubblicitari. E allora dove muovere la nostra attenzione?
Nei sensi. E nella sorpresa. Abbiamo bisogno di toccare, esperire e restare coinvolti.
Quanto ci resta nella mente di una mail oramai?
Possono tornare utili strumenti vecchi, con funzioni nuove. La carta si fa supporto permanente di una comunicazione innovativa nei materiali e nella forma. Resta sulla nostra scrivania, nei nostri portafogli. Ma non basta che sia stampata, magari anche a colori.
Deve sorprenderci con forme e finiture nuove, deve essere morbida come la seta o avere tracce d'oro o lucide usate in modo mai visto prima.
Questo fa sì che ogni 2000 biglietti da visita distribuiti, le vendite salgano del 2,5%. (fonte)
Sono crescite grandi, con investimenti piccoli. Ma soprattutto è importante porre l'attenzione su come coinvolgere i nostri potenziali clienti con il tatto e con la nostra capacità di far loro brillare gli occhi per la sorpresa.
Una delle differenze più evidenti è che se prima bastava proporre un prodotto per avere probabilità di venderlo, ora questo non basta più. Non è sufficiente la qualità del prodotto e neppure una lunga storia aziendale.
Bisogna dare un senso al proprio progetto di business. Un senso che sia diverso da quello di tutti i competitor. Ma anche questo non basta. Bisogna comunicarlo. In modo efficace.
Gli strumenti di comunicazione sono molto cambiati nel tempo, ma anche la nostra attenzione.
Per cui, se fino a poco tempo fa si diceva che un'immagine vale più di mille parole, ora siamo quasi saturati dalle immagini e dai messaggi pubblicitari. E allora dove muovere la nostra attenzione?
Nei sensi. E nella sorpresa. Abbiamo bisogno di toccare, esperire e restare coinvolti.
Quanto ci resta nella mente di una mail oramai?
Possono tornare utili strumenti vecchi, con funzioni nuove. La carta si fa supporto permanente di una comunicazione innovativa nei materiali e nella forma. Resta sulla nostra scrivania, nei nostri portafogli. Ma non basta che sia stampata, magari anche a colori.
Deve sorprenderci con forme e finiture nuove, deve essere morbida come la seta o avere tracce d'oro o lucide usate in modo mai visto prima.
Questo fa sì che ogni 2000 biglietti da visita distribuiti, le vendite salgano del 2,5%. (fonte)
Sono crescite grandi, con investimenti piccoli. Ma soprattutto è importante porre l'attenzione su come coinvolgere i nostri potenziali clienti con il tatto e con la nostra capacità di far loro brillare gli occhi per la sorpresa.
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